giovedì 23 maggio 2013

Per Anna Giordano

Un'alba alata
colora i tuoi occhi
appollaiati sullo stretto

Volteggia su un brano di cielo
il tuo sorriso coi gabbiani

Spazia fra le due sponde
la mente tua rapita

Ti sprofonda nel mistero
l'idillio coi rapaci migratori

PAM!...PAM!...








Cade l'innocente albanella pallida
Cade la tua innocenza
travolta da sordi schioppi

Nei tuoi chakra frullano
dolore e indignazione

PAM!...PAM!...

Con palpebre ancora umide
dal tuo petto accigliato
esplode un urlo d'aquila
a denunciar lo scempio

Distese le ali del coraggio
voli a contrastar barbarie
percorrendo insidiose piste
dove le sfide contano,
le minacce incombono,
le ritorsioni colpiscono

E ne paghi il prezzo

Ma piu' rovi
lacerano le tue ginocchia
piu' angeli umani ti sorreggono
e ti onorano d'alloro

E dai lo scacco agl'inferi

Pur consapevole
che vittoria e sconfitta
sono anelli continui
d'una interminabile catena

Lentamente 
arretrano i  giorni
dell'insidioso vento di primavera
per l'albanella pallida e il grillaio
per la cicogna e il falco pecchiaiolo

Nuovi tempi protetti
ti restituiscono
lo sguardo fresco
sul mare di Messina,
ci restituiscono
l'incanto dei rapaci in volo,
ci restituiscono
il rispetto sopito per noi stessi,
migranti passeggeri
di un fragile pianeta.


Maria Pia Urso

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